LA CARTA ETICA: PERCHÉ E PER CHI?
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Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale.
E sin dal momento della sua nascita l’obiettivo perseguito si basa su fondamenta di tipo etico, insite nel gesto gratuito del dono, e questa valenza ci viene riconosciuta anche dai nostri principali interlocutori.
AVIS, da sempre, si riconosce in alcuni valori fondanti:
- gratuità del dono
- anonimato del gesto
- attenzione ad uno stile di vita sano e positivo
- aggregazione e socializzazione
- fiducia
- reciprocità
- cittadinanza solidale come fondamento di una convivenza civile basata su partecipazione, responsabilità, cooperazione
- volontariato inteso come esperienza che forma e arricchisce in senso umano, civile e culturale;
- democrazia e concreta partecipazione alla vita associativa.
Valori permeati dalla solidarietà concreta che rappresenta il comune denominatore del nostro agire.
A tutto questo si aggiunge un ulteriore valore associativo rappresentato dal prendersi cura tanto del malato, cui è indirizzata prioritariamente la nostra azione, quanto dei soci. Infatti AVIS è, a tutti gli effetti, un’Associazione universalistica in quanto rivolta non solo agli associati, ma anche all’esterno e pertanto il suo valore essenziale è quello di produrre beni relazionali che circolano all’interno ed all’esterno dell’Associazione stessa.
Peraltro AVIS è una organizzazione complessa, una fitta rete di persone (soci donatori, responsabili associativi, collaboratori), di sedi, di interlocutori e come tale prevede momenti di dialettica interna.
È quindi indispensabile rinsaldare il patto associativo, riconoscendosi in obiettivi comuni, legati dai nostri valori, attraverso una governance democratica, responsabile e partecipata.
Gli scopi sociali perseguiti da Avis sono molteplici e la loro analisi evidenzia che abbiamo una missione estremamente complessa, delicata e di grande responsabilità, che impegna i singoli membri dell’Associazione al rispetto di un sistema di valori e di principi di comportamento con essi coerenti.
Pertanto abbiamo ritenuto opportuno ripensare alle nostre azioni richiamandoci ai valori fondanti, ad un’etica della responsabilità e della partecipazione.
Sulla base di queste considerazioni e “sulla oggettiva constatazione della complessità della nostra realtà associativa, sulla consapevolezza del proprio essere bene comune e sulla tensione a rimettersi in discussione” (Giuseppe Scaratti), abbiamo deciso di realizzare questa Carta Etica: “Un patrimonio di bene comune”.
Nell’iter che ha portato alla sua stesura sono stati coinvolti numerosi “attori” associativi che hanno contribuito con le loro narrazioni a evidenziare quei punti maggiormente significativi della quotidiana attività avisina.
I principali obiettivi perseguiti sono stati: a) l’individuazione degli aspetti prioritari e le relative problematiche etiche ritenute significative per Avis, b) l’esplicitazione dei riferimenti valoriali che stanno alla base della nostra attività, c) l’individuazione di modalità più efficaci in grado di consolidare l’identità associativa e di prevenire/ridurre palesi difformità, incongruenze e contenziosi.
Quanto si legge nelle pagine seguenti vuole rappresentare uno strumento dinamico messo a disposizione di tutta l’Associazione al fine di favorire una discussione interna che mantenga viva la Carta Etica stessa ed i suoi contenuti, facilitandone la loro applicazione concreta, con momenti di confronto e possibili sue successive rielaborazioni.
Auspichiamo quindi che la messa a disposizione di questa Carta Etica rappresenti per tutta l’Associazione un fondamentale punto di riferimento per il consolidamento dell’operatività, basata su principi etici e valoriali, e che consenta una costante, ma serena, negoziazione e rinegoziazione dei patti condivisi qualora gli stessi vengano per vari motivi disattesi o non rispettati.
Buona lettura!
Il presidente Vincenzo Saturni